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Les Gimenologues
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Recension italienne. Giuseppe Galzerano.

Parue dans A Rivista Anarchica, numéro de juin 2006.

Un figlio della notte.

Antoine Gimenez, l’autore di questo interessante volume in lingua francese (Antoine Gimenez & Les Giménologues, Les Fils de la nuit. Souvenirs de la guerre d’Espagne, Editions Les Giménologues et L’Insomniaque, Marseille-Montreuil, 2006, 560 pp., 16,00 €), in realtà si chiamava Bruno Salvadori ed era nato il 14 novembre 1910 a Chianni, in provincia di Pisa. Trasferitosi a Livorno, dodicenne mentre va a scuola con un gruppo di altri ragazzi, viene picchiato da un gruppo di scolari fascisti in camicia nera. Soccorso amorevolmente da due donne, qualche istante dopo essersi ripreso vede entrare in quella casa un uomo di una certa età con la barba, che guarda sorpreso. Era Errico Malatesta, l’apostolo dell’Anarchia, che aveva già visto qualche mese prima con dei professori della sua scuola. Erano stati dunque gli anarchici a sottrarlo all’aggressione fascista e quando Francesca, una giovane anarchica, lo accompagna dalla madre le dice : “Signora, può essere fiera di suo figlio”. La sua vita cambia, frequenta la famiglia di Francesca, e passa il suo tempo a leggere libri ed opuscoli che portavano i nomi di Malatesta, Gori, Bakunin, Proudhon, Kropotkin, Reclus, oltre a dei giornali. Così a poco a poco l’ideale anarchico dell’amore e della libertà, della fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo entra a far parte della sua vita. Un altro giorno un professore della sua scuola lo invita a casa sua e gli mostra la foto del fratello socialista ucciso dai fascisti a Milano.

Rimane in Italia fino a quando agli inizi del 1930 si rifugia a Marsiglia per sfuggire alle persecuzioni fasciste, ma dopo pochi mesi viene espulso perché in Italia deve assolvere gli obblighi di leva. Ritorna nuovamente in Francia nel 1933, l’anno dopo per violenza viene arrestato a Perpignan - dove lavora come contrabbandiere con la Spagna - ed è condannato a quattro mesi di carcere. Subisce un nuovo arresto nel 1935 e una condanna a sei mesi per non aver rispettato il decreto d’espulsione. La polizia italiana lo dichiara disertore e antifascista.

Nello stesso anno viene arrestato anche a Barcellona e viene espulso in Portogallo. Nel febbraio 1936 è arrestato nuovamente a Barcellona e viene rinchiuso nel carcere Modelo e quando è scarcerato Bruno Salvadori viene espulso in Francia. Più o meno in questo periodo entra in possesso di un documento della CNT intestato ad Antoine Gimenez e la polizia fascista italiana perde definitivamente le sue tracce. Antoine Gimenez rientra in Spagna dove lavora nella proprietà agricola di Vallmanya e, allo scoppio della guerra civile spagnola, fa parte del Gruppo internazionale della Colonna Durruti. Lascia la Spagna nel febbraio 1939. Nell’agosto dello stesso anno il ministero dell’Interno italiano lo registra con il nome di Antonio Gimene (senza alcun collegamento alla vera e originaria identità di Bruno Salvadori) come internato nel campo di concentramento francese di Argelès sur mer, facente parte del gruppo Libertà o morte composto da centosettanta militanti anarchici.

In seguito Antoine Gimenez vive in Francia, dove svolge vari lavori e si unisce con Antonia Mateo Clavel. Tra il 1974 e il 1976, per soddisfare la curiosità della nipote Vivianne, scrive i suoi ricordi della guerra di Spagna, Souvenir de la guerra de Espagne, e nel 1976, sempre su richiesta della nipote Vivianne, riprende i contatti con il movimento anarchico francese e in particolare con il gruppo di Marsiglia. Invia il manoscritto a diversi editori, senza successo.

Antonio Gimenez non rientra mai in Italia. Muore di cancro il 26 dicembre 1982 e il decesso viene registrato sotto la sua falsa identità di Antonio Gimenez.
Ora i suoi ricordi sulla Spagna - arricchiti e integrati da una straordinaria ricerca archivistica, da notizie riprese dalla pubblicistica del tempo e da alcune foto - vengono pubblicati a trent’anni dalla loro stesura col titolo Les fils de la nuit a cura del gruppo anarchico marsigliese Les Giménologues, del quale fanno parte anche i discendenti di Antonio Gimenez, ovvero dell’anarchico italiano Bruno Salvadori, che è riuscito a far perdere le sue tracce e a far credere alla polizia fascista italiana di essere scomparso, mentre è vissuto per tutta la vita ed è morto sotto falso nome, beffando nel corso della sua vita la polizia italiana, la spagnola e la francese.

I suoi ricordi, scritti con grande semplicità e partecipazione, sono un’ulteriore testimonianza sulla partecipazione italiana alla lotta del popolo spagnolo contro Franco.

Dopo aver percorso tutta l’esperienza spagnola, Bruno Salvadori, alias Antoine Gimenez, riandando all’esperienza giovanile scrive di se : “Credevo di essere un anarchico. In realtà ero un rivoltoso” e conclude affermando che “solo una società anarchica può salvare gli uomini e il mondo”.

Giuseppe Galzerano

Le persone interessate all’acquisto del volume di Antoine Gimenez Les fils de la nuit possono richiederlo a Giuseppe Galzerano - 84040 Casalvelino Scalo (Sa) tel. e fax 0974 62028 email : giuseppe.galzerano@tiscalinet.it o versando l’importo di 16.00 € sul conto corrente postale n. 16551798.

A RIVISTA ANARCHICA.